Fuga dall’isola, ma non è Alcatraz!

Sono diviso esattamente a metà, nel senso che faccio questa anteprima con felicità per i protagonisti ma allo stesso tempo con rammarico per il nostro movimento.

Ricordate il famoso film Fuga da Alcatraz? La famosa prigione americana sembra essere diventata la nostra Sardegna, quella che sistematicamente non è in grado di trattenere e garantire un “futuro” sportivo ai nostri ragazzi e adesso anche ai nostri allenatori!

Si perché negli anni abbiamo assistito alle fughe di tanti atleti, ne cito alcuni solo per riaccendere un po’ la memoria, Pietro Deriu da Sassari all’Aniene, Michele Santaniello idem per poi trasferirsi a Torino al Centro Nuoto, Torino come per Lorenzo Murru che è andato per questioni di studio e adesso a Torino c’è anche Lorenzo Massa, sempre per studio con un occhio al nuoto forse della Sisport, poco più a est a Milano c’è Francesca Annis alla sua seconda stagione nella Gestisport, in questo caso si tratta solo di sport e sempre a Milano adesso c’è anche lemergente allenatore Edoardo Lobina che tale avventura già l’aveva provata da atleta, infine sempre in zona ma a Mantova ci sarà Fabio Are partito da Alghero con tante aspirazioni e giuste ambizioni, se vogliamo possiamo prendere l’aereo per un lungo volo ed andare negli Stati Uniti a salutare Luca Simonetti e Chiara Ruiu, insomma dalla Sardegna in qualche modo e per qualsivoglia motivo in molti e forse troppi continuano a scappare!

Una dura realtà che esiste e assurdamente accettiamo inermi come se niente fosse, ammettendo tristemente che fuori dalla Sardegna del resto c’è tutto e in Sardegna invece molte cose non si possono avere o fare, e del resto è anche vero, perché se pensiamo a come vengono gestite le strutture in sardegna, se pensiamo a quanto NON tuteliamo gli atleti, a quanto gli allenatori PROFESSIONISTI NON hanno un ruolo ben definito come lavoratori per le leggi italiane, se pensiamo che piuttosto che lottare per un cambiamento che porti al rinnovamento culturale inteso in senso sportivo preferiamo non fare nulla e lamentarci di ciò che abbiamo, beh allora di cosa stiamo parlando?

È normale che molti preferiscono scappare e cercare fortuna altrove, è normale perdere ogni anno pezzi pregiatissimi del nostro vivaio, non è invece normale che stiamo fermi a guardare.

Davvero con il cuore un abbraccio ai nostri migranti, che la fortuna e l’orgoglio sardo siano con voi anche se lontani, presto un bel set di piccole interviste ai protagonisti delle ultime fughe!

In bocca al lupo ragazzi, noi lotteremo per un rinnovamento, necessario per cambiare davvero.